KILCHOMAN – Machir Bay Islay Single Malt Scotch Whisky (Non Chill Filtered – Natural Colour)

Fino al 2005, quando Anthony Willis fondó la Kilchoman Distillery, per più di 120 anni gli whiskies di Islay provenivano dalle otto distillerie che hanno fatto la storia di questa isoletta delle Ebridi meridionali e dello stesso whisky nel mondo. Il Machir Bay, che è la bottiglia base, teoricamente la più semplice e accessibile, nel 2013 aveva già vinto il primo riconoscimento di Whisky dell’Anno. Come è possibile che una distilleria appena nata diventi icona, per gli appassionati di questa bevanda, in così poco tempo? Grande passione, competenza e una straordinaria propensione alla sperimentazione. Kilchoman è una delle poche Farm Distillery di tutta la Scozia: tutta la filiera produttiva, dalla coltivazione dell’orzo, passando per il maltaggio fino all’imbottigliamento avviene nelle proprietà dell’azienda. Le botti più utilizzate per gli invecchiamenti sono ex-bourbon provenienti dalla statunitense Buffalo Trace. Ma tutti i giochi di prestigio, fatti di sapori e profumi e che caratterizzano tutte le bottiglie di Kilchoman, godono del contributo di legni che hanno maturato Sherry Oloroso, Porto e Sauternes, utilizzati in varie combinazioni e tempi. Come ho già scritto, Machir Bay è il whisky base dell’azienda. Mi fa sorridere precisarlo perché in realtà trattasi di un “whiskone” di livello. Prende il nome dalla bella spiaggia che si estende di fronte alla Farm. Paesaggio struggente, vento dell’Atlantico, la torba che ha dato fama e fortuna a questo territorio fanno il resto. Prima di andare in bottiglia, il distillato invecchia per cinque anni nelle ex-bourbon di cui sopra per poi trascorrere gli ultimi sei mesi in ex-Sherry Oloroso. Quando avvicini Machir Bay al naso arriva uno schiaffo di fumo e grasso di officina. Dagli dieci secondi ed ecco le prime note pepate con lo sciroppo di cocco e menta. In bocca succede di tutto: raffica iniziale di cazzotti a base di spezie e tabacco con una quota importante di idrocarburi e sale marino che, quasi all’improvviso, lasciano la scena a suggestioni calde e giunoniche e tutto si trasforma in un gradevole finale di frutta candita, pasticceria e tisane fragranti. Un whisky diurno da concedersi, giusto un dito, al ritorno da una giornata di lavoro ascoltando un vecchio disco dei Delfonics. Classe ed eleganza ma senza prendersi sul serio. Questo è Machir Bay di Kilchoman.