La novità del vino organico in Sardegna si chiama Ilaria Addis. Architetta, contadina e Madre di Gioia e delle uve che alleva nel cuore della Gallura. Una vita divisa tra lo studio di architettura di Bologna e il paradiso della sua azienda agricola a Luras, dove da pochi anni si è messa a fare vino, e non con la mentalità del garagista della domenica, ma studiando e mettendosi in gioco con una sana dose di incoscienza. In quell’ora scarsa di chiacchiere e assaggi di vasca, nella veranda dell’ Enoteca Bistrot, è venuto fuori il rapporto magico che Ilaria ha con la terra e con i suoi vini. Quando facevo cenno al suo essere Madre a tutto tondo, mi riferivo all’approccio materno-riproduttivo che ha con la vigna e con i mosti. Approccio che ho ritrovato in pieno durante l’assaggio di questo Madrighe 2019. Le uve Vermentino sono allevate in biodinamica, nella parte bassa della collina che domina la tenuta, in un terreno acido a disfacimento granitico. Inerbimento e totale rinuncia a qualsiasi trattamento chimico, inclusi rame e zolfo. Al diserbo pensano le circa ottanta pecore del vicino che si impadroniscono della vigna durante il periodo di riposo vegetativo e sono responsabili della concimazione naturale. In cantina parte delle uve è pigiata con i piedi e qualsiasi azione che ricordi anche lontanamente controllo di temperatura, filtrazioni, utilizzo di coadiuvanti è considerata un abominio. In questo clima alchemico nasce Madrighe. Il colore è pietra d’ambra montata su oro e il liquido è denso e opalescente. Il naso cattura energia di bosco fitto e umido: le erbe officinali spadroneggiano alternandosi a ricordi di alghe, iodio e dolcezza di camomilla. In bocca si esprime con l’eleganza di un cappotto di alpaca: soffice con una spalla di sali minerali che regge la struttura potente ma sobria. Succoso e dissetante ha un finale fatto di suggestioni di panetteria e clorofilla. Vino che si colloca a tavola con un’ampia varietà di piatti. Il primo che mi è venuto in mente assaggiando: dei tagliolini all’uovo con un ragú di carciofi e chiodini, mantecati con un caprino semistagionato.
A BREVE A SASSARI E SOLO NEGLI SCAFFALI DELL’ ENOTECA BISTROT